Freni auto, come sono fatti

Informazioni e consigli sui freni dell'auto.


Come ben si sa è buona norma avere sotto controllo ogni parte della propria vettura. Una delle parti che indiscutibilmente bisogna osservare e controllare periodicamente sono proprio i freni.

Questi, generalmente, vengono suddivisi in freni a tamburo o a disco. I primi, diffusi sino a pochi anni fa' nella maggior parte delle auto, ad oggi hanno dovuto cedere il posto a quelli disco. Questi ultimi infatti, grazie alla loro maggior efficienza, consentono maggiore sicurezza su tutti i veicoli cui vengono montati.
Oltre ai più diffusi freni a tamburo e a disco esistono altri tipi di freni. I più conosciuti sono il freno aerodinamico(che sfrutta l'attrito dell'aria esterna al veicolo: utilizzati su aeroplani ed auto di impressionante cilindrata) e quello motore. Quest'ultimo viene utilizzato esclusivamente negli autocarri e autobus a diesel. La sua funzione è molto semplice. E' composto da una valvola a farfalla che chiude una parte dello scarico non appena viene azionata. Il freno motore però viene così impropriamente chiamato anche quando ci si riferisce all'azione frenante che ogni vettura ha quando si scala da una marcia ad un'altra. Quest'azione porta ad un minor surriscaldamento del sistema frenante.

Immagine presa da http://www.autoscuolamarche.com

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Scalando le marce si porta ad un innalzamento dei giri del motore stesso arrivando così ad un meccanismo di frenata che consente minore utilizzo dei freni stessi. Questa tecnica però comporta un lato negativo. Se infatti non la si sa applicare correttamente si porta la propria vettura a “singhiozzare”. Per questo motivo è consigliato imparare presto questa tecnica di frenaggio dell'auto in modo da evitare un utilizzo esagerato dell'impianto frenante delle automobili.
L'utilizzo dei freni può avvenire tramite un pedale, come nel caso delle automobili, o tramite una leva, bici o motoveicoli. Inoltre è buona norma sapere che tipo di frenata possiede il proprio veicolo. Esso infatti può essere o “differenziato” o “integrale”. Il primo caso è quello comune nei motocicli che azionano il freno desiderato tramite la leva corretta. Nel caso delle automobili, invece, il freno è integrale. Questo vuol dire che con l'azione del pedale tutte le ruote andranno a subire l'azione frenante.
 
Un utilizzo assiduo dell'impianto frenante porta la sua usura in tempi rapidi. Se infatti un automobilista utilizza in maniera ripetitiva e superflua i freni, questi subiscono una malformazione con gli elementi di attrito, andando così a subire delle diminuzioni sul profilo dell'efficacia.
Non solo! L'utilizzo brusco dei freni comporta anche un loro ulteriore surriscaldamento. Più infatti il pedale, nel caso delle automobili, viene premuto con forza più i freni faranno attrito e quindi, conseguentemente, più essi si riscalderanno. 

Immagine presa da http://www.piazzarossetti.it/

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Fortunatamente però questo problema si cerca di superarlo con dei particolari sistemi. Nel caso dei freni a disco, infatti, l'uso di dischi forati comporta ad un più 
rapido 
raffreddamento che non può che giovare sull'aspetto prestazionale del sistema stesso.
Una corretta manutenzione dell'impianto frenante può evitare spiacevoli sorprese. Una di queste più diffuse è, per esempio, la rottura del disco stesso. Questa avviene quando non si verifica lo stato della pastiglia. Esso infatti è un elemento che subisce usura. Le case produttrici ne consigliano la sostituzione ogni 30000 Km. In ogni caso è consigliabile verificare il tipo delle proprie pastiglie. Alcune infatti hanno dei sistemi per rilevare l'usura molto semplici. Quindi basterà una semplice occhiata per capire se è giunto il momento di sostituirle o meno.
 


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